giovedì 28 marzo 2013

Riflessioni notturne di una mamma insonne.

Un giorno ti svegli ed hai quasi 30 anni. Bé a dire il vero io devo farne ancora 29, ma poco cambia.
Fa un po' paura a dirlo: 30 anni... 3 volte 10 anni.
Mi ricordo quando ho fatto 10 anni, e mia mamma mi diceva che entravo nella decina! Era una bella sensazione!
Mi sono svegliata un giorno e mi sono detta: hai 30 anni, ok, 28 quasi 29, e cosa hai fatto?
Cosa ho fatto...?
Potrei dire tanto e niente...di sicuro non mi sono annoiata, ho vissuto in diverse città meravigliose, ho conosciuto tanta gente e fatto tante esperienze, magari troppe.

Non ho mai amato molto la scuola, ma mi sarebbe piaciuto tantissimo poter frequentare la facoltà di veterinaria, ma non potevo permettermelo, ed ho sempre dovuto lavorare a tempo pieno per vivere, quindi non avrei avuto il tempo per studiare... e poi gli anni passano ed il primo sogno ha preso residenza fissa nel mio cassetto.
Ho sempre girato e cambiato città seguendo l'amore o piccoli desideri, e spesso penso che questo mi abbia fatto perdere tempo. Ma tempo a cosa? Alla fine mi dico che ho comunque vissuto la mia vita mentre cercavo ciò che avrei fatto nella vita. Il che è un po' contorto, ma ha comunque senso.
Continuo a farmi tante domande, perché mi ritrovo, adesso, ad essere mamma di un bimbo meraviglioso e compagna di un uomo fantastico... cerco di fare del mio meglio, per far funzionare tutto, per cercare di rendere la nostra vita serena e felice.
Ma non sempre ci riesco... perché non ho molto da fare per me e quindi mi sento spesso in una specie di gabbia.
Non ho un lavoro, come molti purtroppo di questi tempi, quindi non ho dipendenza economica, a 30 anni, dipendo dal mio compagno ed è frustrante, davvero.
Non è il fare la casalinga ed occuparmi del bimbo che mi dispiace, ma il non avere scelta.
Trovare un lavoro per 300 euro al mese non sarebbe difficile, ma non mi cambierebbero la vita; tanto vale seguire, e godermi appieno, la crescita di mio figlio.
Diventare mamma è un big bang di emozioni assurde e contrastanti (quantomeno all'inizio), che spesso ti fanno sentire benissimo, per poi passare col sentirsi una merda dopo due ore.
Per non parlare dei pianti e della costante sensazione di sentirsi in colpa per un nonnulla.
Poi ti guardi allo specchio e cerchi di rivedere la persona di 3 anni prima, e insomma...un po' di tristezza viene...si cambia, e non ci possiamo proprio fare niente. Bisogna accettarsi o provare a cambiare, se questo è quello che ci fa stare meglio. Io vorrei cambiare, andare in palestra, ma mi mette un'ansia! Mi sento come se fossi costretta, come se dovessi sbrigarmi, come se non avessi abbastanza tempo! Mi piacerebbe stare bene con la mia pelle, ma non è così e nonostante questo, non riesco ancora a sbloccarmi e darmi da fare per rimettermi in forma. E quindi evito gli specchi. Evito proprio di mettermeli in casa. Sigh Sob.
Ultimamente mi sto dando al bricolage, sistemando alcuni mobili per casa, e mi piace un sacco, chissà che non diventi un hobby fisso!
Come la cucina, che amo tanto...ma qui torniamo al punto di prima: palestra, dieta, palestra, dieta, palestra, 3 anni fa, dimagrire, palestra.
A-N-S-I-A!
E quindi che si fa? Si vive, ogni giorno, cercando di imparare e di insegnare, e di essere felici, perché, nonostante la ciccia post parto e la vita da casalinga, dopo anni di R 'n' R, mi basta guardare adesso dentro la mia camera da letto per trovare almeno 2 motivi per essere la donna più felice del mondo.

'Notte. :*





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